Claudio Ceriani nasce a Milano e a dodici anni si trasferisce a Mantova, dove i suoi insegnanti notano il suo talento artistico. Gli studi e la sua carriera professionale proseguono però nel campo dell’industria, finché nel 2012 decide di dare spazio al suo lato creativo e comincia a dipingere per ascoltare “il richiamo dell’arte” che non lo aveva mai abbandonato.
Comincia dunque un periodo di formazione, per due anni presso l'Accademia delle Arti di Bad Reichenhall in Germania, poi a Roma e a Firenze, quindi i corsi di disegno e pittura promossi dalla Libera Accademia di Belle Arti a Brescia. Tra le diverse esposizioni temporanee spicca nel 2014 la sua presenza, con due opere, alla Royal Opera Arcade Gallery di Londra nella mostra Egos VI.
Claudio Ceriani è in continua ricerca e sperimentazione; inizia il suo percorso artistico componendo dipinti ad acrilico, arricchendolo a volte con resine per una resa più materica, ma ben presto si dedica alla tecnica ad olio, più versatile e ricca diluminosità,
profondità e variazioni, senza tralasciare del tutto l’acrilico che tutt’oggi accosta all’olio nelle grandi tele.
La sua carriera artistica si apre con ritratti pop e con uno stile figurativo ricco di intensi paesaggi, nei quali si evidenzia una semplificazione delle forme, alla ricerca degli elementi essenziali della rappresentazione e allo stesso tempo di un cromatismo selettivo, spesso monocromatico, che rafforza l’intensità emozionale del suo linguaggio.
Questa sperimentazione incentrata sui componenti fondamentali dell’espressione artistica lo conduce all’astrattismo, con una ricerca profonda legata al mondo introspettivo.
I dipinti astratti sono costruiti con una stratificazione di colori lavorati a spatola con una stesura materica, poi l’artista toglie parte delle campiture, per sovrapporne delle altre.
Si creano così spazi “interiori”, dove traspaiono pensieri, ricordi, emozioni, sentimenti e frammenti di vita, tanto che in alcune opere tra le campiture di colore appaiono tasselli figurativi, come richiami della memoria, desideri nascosti.
Questi luoghi misteriosi sono colti in un preciso istante, dando la sensazione che un attimo dopo saranno modificati, diversi, in un continuo divenire; nell’attimo in cui vengono rappresentati si compongono sulla tela con percorsi frammentati, spesso geometrici, dove dominano elementi verticali, oppure lo spazio si divide in tante sfaccettature, come in un caleidoscopio, a rappresentare la molteplicità e la complessità dell’animo umano.